Test Logitech G935: una cuffia da gioco di fascia alta che mantiene tutte le sue promesse?

DISEGNO: 3/5

Test Logitech G935: una cuffia da gioco di fascia alta che mantiene tutte le sue promesse?Il G935 riprende, nel complesso, le linee estetiche già ampiamente utilizzate dalla gamma G di Logitech. Qui non si tratta di essere appariscenti, ma soprattutto sobri, con linee pulite e una carnagione monocromatica abbastanza classica. Nonostante la sua semplicità, ci sono alcuni modelli che vengono a lavorare sul suo design con un po' più finezza, in particolare sui padiglioni auricolari, sull'archetto e sul suo interno, e quindi consentono di stabilire un design snello. Si nota però anche una certa mancanza di carattere generale: è chiaro che il G935 non è un modello da esibizione e la sua mancanza di reali rischi artistici potrebbe scoraggiare i più esibizionisti. Poco male, Logitech è riuscita comunque a mettere insieme un casco particolarmente omogeneo che arriva senza difficoltà a mettersi al passo con queste forme: che sia a livello dei suoi vari pulsanti, del suo assemblaggio di elementi o dell'integrazione del suo microfono perfettamente retrattile e minuscolo, noi avere un oggetto visivamente solido e rilevante.





Inoltre, i suoi LED completamente personalizzabili e ben integrati consentono un significativo tocco di modernità, in gran parte rafforzato dalla tecnologia RGG Lightsync. Questo permette in particolare di appropriarsi dei colori al gioco in tempo reale, e anche a qualsiasi contenuto trasmesso dal dispositivo su cui si collega il G935. L'intenzione è lodevole ma, tuttavia, è difficile coglierne l'interesse poiché l'accessorio è sulla nostra testa ed è impossibile per noi apprezzarne il risultato, a meno che non ne facciamo una vetrina per gli spettatori o in condizioni dimostrative. Ci ritroviamo quindi a disattivare velocemente queste luci, gesto che fa risparmiare anche fino a quattro ore di autonomia.

Test Logitech G935: una cuffia da gioco di fascia alta che mantiene tutte le sue promesse?

COMFORT: 4,5/5

Test Logitech G935: una cuffia da gioco di fascia alta che mantiene tutte le sue promesse?Non c'è molto di cui lamentarsi per questo G935 la cui ergonomia è senza dubbio uno dei suoi principali argomenti. Con un peso preciso di quasi 380 grammi, la serie sterzo è però ben lungi dall'essere posizionata tra le più leggere sul mercato (per confronto, abbiamo testato qualche settimana fa Razer Kraken Tournament a 234 grammi) ma è chiaro che Logitech è stata in grado di progettare uno strumento molto comodo e finemente composto. I padiglioni imbottiti e l'archetto consentono un sostegno tutt'altro che aggressivo, anche nel tempo o, davvero, con pochissima insistenza. Certo, il modello avrebbe beneficiato di essere meno pesante ma difficile da sputare nel brodo, la struttura dell'elmo permetteva di atterrare intelligentemente sul cranio e di sposarne le forme, anche avvolgendo accuratamente le intere orecchie. Il G935 riesce ad attenuare bene il rumore esterno, anche se ovviamente non raggiunge l'efficacia della vera tecnologia di riduzione attiva del rumore.



Oltre a questa scelta rilevante di materiali e forme, Logitech può vantare di aver portato a questo G935 una mobilità molto piacevole. Innanzitutto grazie a una più che apprezzabile tecnologia wireless che ti permette di suonare – o goderti la tua musica, qualunque sia la tua attività – fino a più di dieci metri di distanza. Apparentemente, questo non è un asset innovativo in senso stretto, ma comunque altrettanto idilliaco per immergersi nelle condizioni di tua scelta e senza appesantirti. Inoltre, la discrezione del suo microfono fa parte anche di una direttiva di fluidità di movimento: in generale, è difficile essere imbarazzati o davvero stanchi dalla fisica di questo casco proprio progettato.

Test Logitech G935: una cuffia da gioco di fascia alta che mantiene tutte le sue promesse?

PRESTAZIONE : 4,5/5

Grazie al buon isolamento e, soprattutto, alla sua tecnologia DTS Headphone:X 2.O, il minimo che possiamo dire è che il rendering 7.1 del G935 ha particolarmente successo. Come promemoria, quest'ultimo consente di chiarire e riposizionare finemente gli elementi sonori nello spazio, supportando l'audio ad alta risoluzione senza abbassare la frequenza di campionamento. Il risultato è quindi una vera e propria spazializzazione dell'ambiente sonoro per un'immersione ultra efficace, con effetti sonori che emergono solo, nel complesso, più nitidi e vibranti. Con una frequenza impostata a 2,4 GHz più che sufficiente per l'uso previsto del dispositivo, il G935 si comporta bene ed è adatto anche all'ascolto di musica grazie a alti e bassi più che adeguati. . Ciliegina sulla torta, la potenza del dispositivo consente un'ampiezza elevata: attenzione, quindi, a non far esplodere i timpani.

Test Logitech G935: una cuffia da gioco di fascia alta che mantiene tutte le sue promesse?Il G935 può vantare anche una praticità esemplare. La connessione wireless con il dispositivo che preferisci è assolutamente senza problemi grazie alla chiavetta USB e, se mai vorrai utilizzare un cavo (USB C o jack da 3,5 mm, a piacere), ovviamente non potrebbe essere più semplice. Ancora meglio, il casco può essere personalizzato nei minimi dettagli grazie ai vari pulsanti di ottimizzazione posti lateralmente: parametri facilmente determinabili in profondità grazie alla totale compatibilità con G-Hub. Software proprietario di Logitech, questo ti permette di creare (e anche condividere con la community) i tuoi preset in base a gusti e colori. Questo include l'equalizzatore ma anche i telecomandi o anche le luci emesse dai LED del dispositivo. Tuttavia, sarà necessario passare attraverso il software su PC o Mac e avremmo voluto un'applicazione mobile degna di questo nome per avvantaggiare davvero tutti i profili.



Alla fine, questo Logitech G935 può vantare di aver svolto un lavoro preciso e maledettamente efficiente, offrendo allo stesso tempo un'ampia gamma di scelte all'utente. Anche la sua batteria, 12 ore di luce spenta in modalità wireless, è abbastanza onorevole e quindi offre un uso prolungato, tanto più confortevole grazie alla sua ergonomia generale. L'oggetto avrebbe potuto beneficiare di lavorare di più sul suo aspetto artistico con più coraggio, essendo il suo gadget solo luminoso e, quindi, del tutto inutile poiché posto fuori dal campo visivo. L'oggetto è comunque un'ottima periferica adatta sia ai videogiochi in solitario che multiplayer per un'esperienza francamente apprezzabile.

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