Prova Capitan America: Super Soldato

Prova Capitan America: Super SoldatoSEGA e Marvel è una grande storia d'amore. Partner ormai da qualche anno, le due società si divertono a produrre insieme le controparti videoludiche di blockbuster che mettono in risalto questi famosi supereroi che arrivano al cinema. Se la qualità c'è, la qualità lo è molto meno. Hulk, Iron Man e poi Thor, ognuna di queste produzioni flirtava con la mediocrità, tanto che era difficile non ridere all'idea di vedere questo Captain America: Super Soldier. Siamo onesti, è stato con grande pregiudizio che abbiamo inserito il gioco nella console e purtroppo è stato il povero filmato introduttivo a sistemare le cose. Solo, è risaputo, non bisogna mai vendere la pelle dell'orso prima di avergli sparato, o meglio mettere il carro davanti ai buoi, una bella sorpresa è arrivata così in fretta. Lungi dall'essere un gioco eccezionale, Captain America non è il disastro annunciato in immagini e video, soprattutto rispetto agli altri giochi della scuderia Marvel Studios. C'è da dire che la scelta dello studio si è rivelata abbastanza giudiziosa, dal momento che facendo appello ai canadesi di Next Level Games (la serie di Mario Strickers e Punch-Out!!), SEGA si è assicurata una certa garanzia di qualità.

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Prova Capitan America: Super SoldatoGraficamente in primis, il titolo se la cava onorevolmente con una modellazione abbastanza corretta di Capitan America, ma anche dei vari nemici da uccidere. Certo, la sindrome del copia/incolla nel bestiario è molto presente, ma gli avversari nazisti a volte beneficiano di un tratto di matita non troppo disgustoso. Per quanto riguarda la scenografia, nessuna brutta sorpresa, attraversiamo livelli non proprio memorabili ma che corrispondono proprio all'atmosfera della seconda guerra mondiale del film. Se il peloche di Joe Johnson ci racconta la trasformazione di Steve Rogers in un super soldato, nel gioco siamo direttamente immersi nel cuore dell'azione. Catapultato nel mezzo di un villaggio invaso dall'esercito nazista, il nostro supereroe inizia l'avventura sinterizzando come dovrebbe. Ed è qui che entra in gioco l'altra piacevole sorpresa del gioco: il gameplay. Completamente plagiate da quelle di Batman: Arkham Asylum, le meccaniche di gioco di Captain America si rivelano piuttosto efficaci. Niente fucile o mitra, lo stemma americano combatte come un vero uomo, cioè a mani nude e accompagnato dal suo scudo in lega di vibranio. Come Batman: Arkham Asylum, i combattimenti in Captain America: Super Soldier portano un senso più strategico rispetto alla media con la possibilità di schivare i colpi degli avversari in modo fluido e intelligente, senza mai interrompere le sequenze delle combo. Per fare questo, il nostro supereroe pluristellato può schivare (rotolando per terra, passando dietro la schiena, appoggiandosi a un muro) i colpi dei suoi avversari con una semplice pressione del pulsante corrispondente. Per facilitare al meglio il compito per il giocatore, compare un effetto visivo a livello del nemico pronto a colpire. Inoltre, sempre nell'ottica di variare i piaceri, Next Level Games ha avuto la buona idea di incorporare attacchi mirati che diano grande energia all'azione. Una combinazione di tasti, che oltre a offrire uno slow motion dall'effetto più bello, permette soprattutto di completare un nemico con un solo attacco. Ovviamente, questa mossa speciale è limitata e per fare ciò, la tua barra di potenza deve essere almeno piena.


Come Batman: Arkham Asylum, i combattimenti in Captain America: Super Soldier portano un senso più strategico rispetto alla media con la possibilità di schivare i colpi degli avversari in modo fluido e intelligente.



Prova Capitan America: Super SoldatoDato che Next Level Games ha deciso di copiare Rocksteady, esiste anche lo stesso sistema di upgrade che permette a Capitan America di sbloccare gli attacchi durante la sua avventura. Creare un'onda d'urto, mettere fuori combattimento più nemici contemporaneamente o addirittura finire un avversario a terra sono tutte possibilità che offrono una certa varietà nel gameplay. Tra i movimenti un po' nuovi nel gioco, è possibile passare alla visuale congelata, consentendo al nostro eroe di lanciare con precisione il suo scudo. Questa azione è molto utile per sloggiare un cecchino nascosto in altezza, ma la lentezza dei movimenti dell'eroe non si adatta proprio alla velocità dei nemici che non esiteranno ad accendervi. Ciò è tanto più vero poiché una volta colpito, Capitan America rimane vulnerabile per 2 secondi, costringendo il giocatore a premere il pulsante X o A per tornare in sé più rapidamente. Questo è forse uno dei grandi punti deboli del gioco: la scarsa reattività dovuta all'angosciante lentezza del personaggio. Un'altra caratteristica non necessariamente gloriosa per Captain America: la progressione che è nel classico con un susseguirsi di livelli poco aperti e con un approccio ripetitivo. Perché anche se è consigliabile rovistare ovunque per recuperare file e altri oggetti nascosti, fare l'acrobata sulle travi o decifrare codici è alla fine piuttosto noioso. Il titolo di SEGA rivela improvvisamente i suoi limiti abbastanza rapidamente. Avremmo voluto quindi più enigmi da risolvere e più boss, visto che dobbiamo aspettare il Capitolo 4 prima di affrontare un nemico degno del calibro di Capitan America. Detto questo, non roviniamo troppo il nostro piacere, perché una volta che un adattamento di un gioco su licenza cinematografica non è un disastro annunciato, possiamo almeno abbozzare un sorriso...



 

 

 



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