Prova MotorStorm Apocalypse

Prova MotorStorm ApocalypseSe c'è un genere in cui è difficile innovare, è il gioco di corse automobilistiche. Tuttavia, ormai da qualche anno, sembra che gli sviluppatori siano innamorati di nuove idee, il che ci ha permesso di divertirci con titoli come Pure, Split/Second e ovviamente il franchise di MotorStorm. Inoltre, per non fermarsi sui propri successi, gli sviluppatori di Evolution Studios non hanno resistito all'idea di rubare qualche idea ai loro vicini. Dovremmo tirar loro pietre quando sappiamo che i loro giochi sono stati spesso oggetto di – pallide – copie negli ultimi anni, soprattutto perché qui offrono principalmente una loro visione dell'apocalisse? In effetti, in questa terza puntata di MotorStorm, immagina che la fine del mondo sia vicina. Gli edifici crollano, le raffinerie esplodono, le navi affondano e la gente urla per le strade. Mentre alcuni cercano di fuggire per cercare di sopravvivere, altri preferiscono approfittare di questo caos totale per organizzarsi in una banda e concatenare gare estreme, dove ogni salto o la minima svolta può essere fatale. Uno sfondo apocalittico supportato da una narrazione inedita per la serie. Attraverso schizzi – dal design piuttosto discutibile – appena animati, i designer cercano di raccontarci la storia di tre straordinari piloti, ciascuno corrispondente a un livello di difficoltà. Nasce così la modalità "Festival", detta anche "Career" e che in qualche modo cerca di raccontarci una storia, non proprio esaltante, colpa di personaggi e situazioni insipidi visti e rivisti mille volte. La tentazione è comunque lodevole ma il risultato purtroppo è mancato. È un fatto.



Distruzione massiccia

Prova MotorStorm ApocalypseFortunatamente, per recuperare il ritardo, MotorStorm: Apocalypse può contare sulle sue frenetiche gare, che consentono di guidare diversi tipi di auto. Passiamo così senza sorpresa da una luccicante Muscle car a un imponente 4x4, passando per la jeep, il pick-up, il buggy, il quad o anche la moto. Ogni veicolo ha il suo pilotaggio e sarà necessario adattarsi molto velocemente per non finire piantato nell'arredamento. Come al solito, dovrai finire le gare secondo determinati obiettivi, che spesso richiedono di tagliare prima il traguardo. Ciò ti consente di guadagnare più punti e salire di livello più velocemente. I più nervosi noteranno anche le carte MotorStorm, sparse qua e là nel decoro e che permettono di completare le gare al 100%. Una specie di rigiocabilità, un po' leggera è vero, ma che costringerà alcuni giocatori a ripetere più volte le gare per avvistare questi bonus. Fedele ai principi imposti dalla serie, MotorStorm: Apocalypse offre la sua quota di diversi rami, che assicura una certa varietà da un giro all'altro. Attenzione però, perché i disastri – che spesso si verificano all'ultimo giro – cambiano notevolmente il percorso e alcuni sentieri non sono più percorribili dopo una frana, mentre ne compaiono di nuovi. Basti pensare che bisogna stare costantemente all'erta, perché la minima deviazione è la caduta nel burrone o l'incasso contro un muro. Da tenere d'occhio anche il suo motore, che è sensibile alle diverse temperature e che consente di utilizzare una spinta a dir poco utile. Come MotorStorm: Pacific Rift, l'idea è quella di trovare punti d'acqua sulla strada, permettendoti di raffreddare il motore, mentre le fiamme sono da evitare per non far esplodere il motore. È un po' il BA-ba sconfiggere i 16 concorrenti gestiti da un'IA tutt'altro che occidentale.



Basti pensare che bisogna stare costantemente all'erta, perché la minima deviazione è la caduta nel burrone o l'incasso contro un muro.

Prova MotorStorm ApocalypseSe MotorStorm 3 offre spettacolo, grazie a una fluidità in ogni momento, e gare in cui si guarda a fondo, non è del tutto il caso per quanto riguarda la grafica. Senza essere nemmeno sgradevole alla vista, il titolo di Evolution Studios sta comunque cominciando a mostrare i suoi limiti, con un car-design non proprio accattivante, texture che a volte mancano di finezza e danni in alcuni casi un po' troppo cubici. . A titolo di confronto, Split/Second è molto più convincente. Per consolarvi di questa presa di coscienza che ha preso un po' di tempo, sappiate che la maneggevolezza del titolo non è invecchiata un po' e bastano pochi secondi per ritrovare i suoi segni. Quanto ai novizi, riusciranno a domare i veicoli a motore in pochissimo tempo. Piccola delusione anche sul versante delle modalità di gioco, poche di numero e che potrebbero deludere gli appassionati di corse automobilistiche che andranno velocemente in giro da soli. A colmare questa lacuna c'è la modalità online, ancora squadrata e solida e che estenderà l'esperienza come dovrebbe.





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