Test mouse Razer Orochi V2: eccellenza in formato portatile?

    Con l'Orochi V2, Razer torna a una scatola di cartone più classica di quella che abbiamo visto sul Viper 8K. Qui niente origami, ma sempre un occhio di riguardo per l'ambiente con materiali provenienti dal riciclaggio e foreste gestite in modo sostenibile. Mouse a batteria, il Razer Orochi viene fornito anche con un Energizer (e non un oscuro sottomarchio) LR06, sapendo che il mouse può funzionare anche con un LR03. Mucchio grande, o mucchio piccolo: sta a te decidere secondo i tuoi desideri, il peso che vuoi avere nel palmo della tua mano, o anche cosa c'è in giro nell'armadio.




    Test mouse Razer Orochi V2: eccellenza in formato portatile?


    Ci si potrebbe interrogare sulla scelta delle batterie rispetto ad una batteria interna, ma quest'ultima offre il vantaggio di offrire un'autonomia costante, mentre le batterie interne tendono a vedere la loro capacità crollare dopo un certo numero di cicli. Il Razer Orochi V2 è particolarmente sottovalutato. Tutto nero nella nostra versione di prova, è disponibile anche in bianco, o con qualsiasi colore se si aggiungono 20€ al conto andando a fare un giro sul sito Razer Customs. Qui, non c'è limite alla tua creatività, dal momento che puoi creare un mouse a tua immagine, esattamente come quello che offre Xbox Lab per i controller Xbox.

     

    Test mouse Razer Orochi V2: eccellenza in formato portatile?

     

    L'Orochi V2 si presenta come un puro mouse per destrimani, con un design leggermente asimmetrico, contrariamente a quanto afferma la scheda tecnica del mouse. Ci sono due pulsanti slice sotto il pollice, una rotellina della qualità e un pulsante appena sotto che permette di modificare la sensibilità al volo secondo 5 preset che ovviamente possono essere personalizzati tramite il software Synapse. Capovolgendo la bestia, scopriamo dei grandi pad in teflon (PTFE) che garantiscono uno scorrimento eccellente, oltre a un pulsante che consente di accendere il mouse e di sceglierne la modalità di connessione.






    Infatti, l'Orochi V2 può essere connesso sia in Bluetooth per preservare l'autonomia, sia in 2.4 Ghz tramite un dongle (Razer Hyperspeed) in dotazione. Sollevando il coperchio magnetico si ha accesso ai due alloggiamenti per le batterie (l'AA al centro, l'AA un po' dietro, in modo da centralizzare le masse), nonché al dongle da 2.4 Ghz che va inserito nella sua alloggi. Qui niente RGB e un look super sobrio visto che anche il logo del brand è nero su sfondo nero. Come avrete capito, l'azienda del serpente colloca questo prodotto a cavallo tra il mondo dello stile di vita e quello del gaming.

     

    Piccolo ma forte

    Perché quando guardiamo la scheda tecnica, ci troviamo chiaramente di fronte a un prodotto ritagliato per i giocatori. Il sensore arriva fino a 18K DPI e se la connessione bluetooth offre una latenza troppo elevata per i giochi, i 2 GHz soddisferanno anche i giocatori più esigenti. Per quanto riguarda gli interruttori, troviamo gli interruttori di casa nella loro seconda versione, e sono garantiti per 4 milioni di clic. Tra le altre feature da gaming, va menzionato il piccolo LED RGB posto sotto il pulsante che permette di modificare la sensibilità. Quando la batteria è scarica, lampeggia in rosso mentre cambia colore per farti sapere quale impostazione di sensibilità è attiva. Con la sua forma molto arrotondata, l'Orochi V60 è rivolto a tutti i giocatori, che tu sia un fan del palm grip, dell'artiglio o anche della punta delle dita.



    Test mouse Razer Orochi V2: eccellenza in formato portatile?


    Detto questo, i primi dovranno stare attenti a non avere mani troppo grandi, essendo il volume del mouse molto limitato. Ma questo compromesso è necessario per garantire un'elevata portabilità del dispositivo. Il mouse pesa meno di 60 g da vuoto e le sue dimensioni ridicole gli consentono di infilarlo facilmente nella tasca dello zaino. È difficile criticare questo nuovo mouse perché è così ben congegnato. Fare attenzione, tuttavia, a non riempire mai entrambi gli alloggiamenti della batteria contemporaneamente. Progettato per funzionare a 1.5 volt, il mouse non sopravviverebbe al doppio della potenza che verrebbe quindi erogata. Razer lo chiarisce nel suo manuale, devi ancora dare un'occhiata. Tuttavia, un piccolo promemoria all'interno del mouse potrebbe non essere stata una cattiva idea.




    Test mouse Razer Orochi V2: eccellenza in formato portatile?


    In termini di autonomia, tieni presente che ciò dipenderà molto dal tuo utilizzo, dalla modalità di connessione utilizzata e dal modello di batteria scelto. Nello scenario più favorevole, con una batteria AA e una connessione Bluetooth, Razer garantisce 950h di autonomia, mentre utilizzando il Razer Hyperspeed il totale scende a 425h. Con una tale durata, i giocatori con mani più piccole possono considerare Orochi V2 come un mouse principale, anche se consigliamo a quelli con zampe da boscaiolo (come le tue veramente) di limitarsi al ruolo di mouse portatile. Infine, sappi che l'Orochi non ti chiederà di arrabbiarti con il tuo banchiere, dal momento che l'ultima aggiunta al marchio del serpente viene visualizzata a € 79.99, o € 99.99 se realizzi una versione completamente personalizzata tramite Razer Customs.


     

     

    Il "+":

    - Autonomia del foglio

    - Sensore 18K DPI

    - Accetta batterie LR06 e LR03

    - Personalizzabile con Razer Customs

     

    Il "-"

    - 80€ lo stesso per un mouse mobile, 100€ in versione personalizzata

    - Fare attenzione a non inserire 2 batterie contemporaneamente

     

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