Test Metro Redux: finalmente una "rimasterizzazione" degna di interesse?

Test Metro Redux: finalmente una Diciamocelo: dall'uscita delle console di nuova generazione, i kolossal, come vengono chiamati, non sgomitano al cancello. Tra i primi esclusi dal lancio, non sempre aggiornati, i giochi cross-gen un po' febbrili e i rinvii dell'ultimo minuto, i giocatori continuano a mordicchiare in attesa del 2015, anno durante il quale i big dovrebbe finalmente arrivare. Di conseguenza, gli editori non esitano a rimasterizzare tutto ciò che passa per le loro mani, solo per generare un piccolo giro d'affari. L'ultimo, dopo quello notevolissimo di The Last of Us Remastered, è l'adattamento del franchise di Metro che arriva dunque in una compilation sottotitolata Redux. Una manna per tutti coloro che non si sono mai presi il tempo di interessarsi a questi due FPS, sicuramente lineari, ma dall'atmosfera accattivante. Una delle prime attrattive di questa rimasterizzazione è nel suo prezzo, più che interessante visto che rivenditori come Amazon offrono i due giochi a meno di 40€. Ammetti che è allettante... È tanto più vero che gli sviluppatori di 4A Games hanno colto l'occasione per imporre una sessione di restyling su Metro 2033. È anche il gioco che beneficia maggiormente di questa riprogettazione grafica poiché utilizza il motore di Metro Last Light, uscito 3 anni dopo. Le texture sono più ricche, la modellazione dei personaggi più dettagliata e i giochi di luce molto più convincenti. È una seconda giovinezza per Metro 2033 che getta anche le basi di questa sordida storia in cui l'umanità è condannata a vivere nella metropolitana di Mosca, l'aria esterna ora è dannosa e irrespirabile.



 

Seconda giovinezza

 

 

Test Metro Redux: finalmente una Uscito a maggio 2013, Metro Last Light beneficia molto meno di questa rimasterizzazione, anche se notiamo qualche aggiunta qua e là, come più effetti particellari, effetti di luce meglio controllati e soprattutto un display a 1080p che i giocatori apprezzeranno alla sua fiera valore, purché giochino su PS4. I possessori di Xbox One dovranno infatti accontentarsi dei 900p, il che non è un dramma in sé, soprattutto perché questa versione beneficia anche di 60 frame al secondo, che offrono una resa visiva davvero confortevole. Ma Metro Redux non è solo un restyling grafico, sono stati apportati anche miglioramenti al gameplay, come la possibilità di scegliere fin dall'inizio tra due modalità distinte: Survival o Spartan. A seconda della tua scelta, la quantità di munizioni e risorse non è la stessa. In Survival, dovrai salvare i tuoi proiettili, altrimenti finirai come un idiota dal 5° corso da affrontare. Per fare ciò, il gioco costringe il giocatore a interpretare Sam Fisher per cogliere di sorpresa i suoi nemici. Il giocatore medio punterà ovviamente gli occhi sulla modalità Spartan, molto più generosa nelle munizioni di quelle che si possono trovare qua e là su cadaveri e altri scaffali.



 


Test Metro Redux: finalmente una Ma non è tutto, pagare per Metro Redux significa anche assicurarsi di ottenere tutti i DLC rilasciati dopo il rispettivo rilascio di ogni episodio. Si può beneficiare anche della modalità Ranger, una modalità di difficoltà aggiuntiva, da riservare ai boss del genere poiché non solo l'HUD (che serve per scaricare la pressione e recuperare delle utilissime munizioni) è stato completamente rimosso. Insomma, tanto da dirvi che bisognerà tener duro per non impazzire. Sempre nell'ottica dell'aggiornamento dell'episodio 2033, è possibile importare in quest'ultimo le armi di Last Light, per godere della potenza di fuoco delle nuove armi. Lato sonoro ci sono anche evidenti miglioramenti, con un bel lavoro sugli effetti 5.1 che i fan dell'home cinema apprezzeranno necessariamente. Cosa del resto abbastanza rara nel videogioco e che merita di essere sottolineata, perché spesso il missaggio audio viene effettuato con i piedi.

 



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