Prova LittleBigPlanet PS Vita

Prova LittleBigPlanet PS VitaAggiornando la moda giocosa dei collage e dei momenti vergognosi, alla fine di un pasto, dove un tappo di sughero e un pezzo di metallo diventano i migliori amici dell'immaginazione, LittleBigPlanet si è fissato in questa nicchia per 4 anni. Uno spazio ludico in stile "handmade" dove cimentarsi sia nel mettere in pratica che nel creare, un mix efficace e ormai ben affinato che si ritrova quindi logicamente nel piccolo corpo muscoloso di PS Vita. Non sorprende che tre aree siano accessibili, vale a dire la modalità storia classica, l'opzione di progettazione del livello centrale e infine una parte della comunità. Un trio di pianeti sui quali Sackboy non esiterà a recarsi purché riesca a sopravvivere agli assalti di un malvagio burattinaio che desidera svuotare questo bellissimo universo della sua sostanza colorata. Questa moda ha anche portato alla nascita di pupazzi di legno, lungi dall'essere di fronte al giocatore, e passare il loro tempo a rapire, rinchiudere e mandare via la maggior parte dei tuoi compagni di viaggio. Un atteggiamento chiuso che dovrai sopportare con un sorriso per tutta la parte puramente solista, costruita attorno a diversi mondi a tema, da un viaggio degli anni '80 con VHS e suoni schifosi, a una gita nella foresta, passando per l'universo circense evidenziato da bellissime composizioni musicali gitane cantate. Come il secondo episodio e la versione PSP, ogni ampio set di livelli offre un approccio diverso al gameplay, attraverso nuove possibilità di progressione, elementi unici o abilità abilmente limitate a luoghi specifici. LittleBigPlanet PS Vita, infatti, riesce a non dare mai la sensazione di girare in tondo e regala una sorpresa che è una vera fonte di divertimento, soprattutto nel genere codificato del platform. E questo anche se gli oggetti affidati a Sackboy non brillano per la loro originalità, semplicemente ripresa dalla seconda parte. Il loro utilizzo è però alquanto rivisto, il casco che proietta palline verdastre nella direzione della pressione esercitata sul touch screen e il rampino che a volte richiede l'aiuto discreto del giroscopio. La combinazione con le funzionalità della console Sony ben integrate arricchisce ulteriormente l'esperienza di gioco, soprattutto perché il level-design ha beneficiato ancora una volta di grande cura. Un lavoro quadrato pieno di inventiva che non impedisce un grave squilibrio nella gestione della difficoltà, con una valanga di posti di blocco, una quasi immortalità – boss a parte – e questa presa fluttuante che ti permette di recuperare facilmente molti salti considerati una schifezza. Un problema che incide sulla durata di queste peregrinazioni in plastica, ferro e legno, non superando le 5 ore per i meno dotati. Ed è allora che è meglio che speri che la comunità abbia un po' di immaginazione.

Costruttori estremi


Prova LittleBigPlanet PS VitaFedele alla forma, l'editor di livelli è ancora una volta a cavallo tra accessibilità e complessità ; nel senso che è molto semplice per un giocatore lambda fare il suo piccolo livello in linea retta con alcune piattaforme attorcigliate e una o due molle ma che questa prova può trasformarsi in un vero e proprio giochino a sé stante, con elementi specifici gameplay, per una persona che padroneggia lo strumento. Una doppia lettura resa ancora più malleabile grazie a la considerazione dell'aspetto tattile della PS Vita che permette di creare forme in modo naturale, lasciando la direzione al bastone per tutto ciò che è più spigoloso. Un contributo molto interessante nel rapporto alla trasformazione, per una volta molto più ludico, che facilita notevolmente anche la gestione della profondità e del posizionamento sui 3 livelli. D'altra parte, questo anticipo nel tocco è un po' meno convincente nel contesto della modalità “Storia”, dove mescolare i salti, attivare un interruttore con il back pad e spostare un blocco con il tocco richiede talvolta una ginnastica spiacevole. Un esempio che il giocatore potrebbe non riprodurre quando genera il suo livello con l'aiuto di un centinaio di oggetti che verranno senza dubbio ampliati con dei simpatici DLC nel prossimo futuro. La libertà è dunque uscita e tutti i minigiochi dell'area arcade, inseriti nel pianeta modalità "Storia", realizzati solo con gli strumenti del titolo, lo dimostrano. Che si tratti di un surrogato di Columns, di un combattimento con i mecha o di un fantastico set Tapling tra LocoRoco e Limbo, il potenziale è lì e rimangono solo le idee e la pratica per raggiungerlo. Una volta orgoglioso o meno del tuo livello, potrai condividerlo con altri giocatori e raccogliere un punteggio più o meno buono a seconda dei tuoi sforzi. E se trovate qualche amico costruttore, è presente anche la possibilità di sfogliare i vari tavoli fino a 4, così come l'esistenza di aree aperte solo a più persone all'interno della modalità storia. Contenuto di sorprendente profondità, che oltre a un platform game di qualità ma molto succinto, dà abbastanza potenza per alimentare la sua PS Vita che, purtroppo, non sembra riuscire a districarsi da port/adattamenti. E nonostante la sua buona volontà e il suo finale esemplare, LittleBigPlanet PS Vita non è nemmeno un grande gesto di novità.



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