Prova Advance Wars: Dark Conflict

    Prova Advance Wars: Dark ConflictQualsiasi fan dei videogiochi che sia anche leggermente aperto ha già sentito parlare del fenomeno strategico portatile Advance Wars. Apparsa per la prima volta nel 2002 sul nostro territorio, questa piacevole serie riconosciuta per la qualità del suo sistema di gioco, e per il suo pieno cachet grafico kawaii, si è affermata come riferimento nel corso degli episodi. Ma nonostante il proliferare di elementi promettenti favorevoli a un facile riciclo, Intelligent Systems ha deciso di fare una brusca svolta con questo episodio, a dir poco, in termini di direzione artistica del titolo. Advance Wars: Dark Conflict pone fine alla collaborazione con l'arcobaleno di colori che ha vestito i suoi antenati, per immergerci in un'atmosfera post-apocalittica uscita da Ken il sopravvissuto. Niente panico però, il paragone si ferma qui, ettolitri di sangue ed esplosioni craniche non trovano comunque posto qui. In effetti, nonostante questo capovolgimento, non si può davvero dire – ahimè – che la sceneggiatura abbia davvero guadagnato in profondità o addirittura nel buio. Certo, alcune situazioni chiaramente non si sarebbero verificate nelle parti precedenti, ma il carattere piuttosto semplicistico della narrazione purtroppo fatica a supportare questo pregiudizio, che è a dir poco azzardato. Non c'è bisogno di cercare un terribile conflitto di Tom Clanciesque, o anche un linguaggio oltraggioso, il titolo vuole essere accessibile anche a un pubblico giovane, il che probabilmente spiega questo gusto leggermente annacquato che non corrisponde all'atmosfera generale e che potrebbe infastidire alcune persone. Fortunatamente Intelligent Systems è riuscita ad evitare la sindrome della “novità totalmente inutile”, poiché a parte una gamma di colori necessariamente più spenti, il piccolo universo di Advance Wars ha guadagnato opere d'arte più adulte, di classe e qualità notevoli, cosa non trascurabile .




     

    Il nervo di guerra

     


    Prova Advance Wars: Dark ConflictQuesto trattamento narrativo leggermente paradossale fatica a imprimere una vera identità nell'universo e non sarà certamente unanime tra gli appassionati della serie; ma chi se ne frega, visto che gli Advance Wars sono soprattutto conosciuti e riconosciuti per il loro gameplay. Come per tutto il lavoro tattico-strategico di Intelligent Systems (principalmente le serie Fire Emblem e Advance Wars, quindi), questo opus ci offre un sistema di gioco particolarmente accessibile e incredibilmente ben bilanciato. Per riassumere brevemente il concetto, ricordiamo che questa serie è basata su un susseguirsi di scontri a turni tra due eserciti. Ma più che il rapido annientamento del nemico, sarà spesso necessario impadronirsi di territori, poiché la strategia richiede, la gestione occupa qui un posto più che preponderante. La cattura di città o fabbriche permette, ad esempio, di recuperare energia e munizioni, ma soprattutto di guadagnare ogni giorno un po' di soldi in più che verranno poi utilizzati per produrre unità da queste stesse fabbriche, e verso altri punti strategici. In altre parole, la capacità di acquisire rapidamente il controllo del territorio è un elemento chiave per raggiungere il successo. Anche una buona conoscenza degli equilibri di potere tra le diverse unità, nonché dei diversi parametri che le influenzano, aiuta a garantire la vittoria. Oltre alla natura stessa del nemico, dobbiamo concentrarci anche sul tipo di terreno su cui si fermerà la nostra unità (in montagna, le unità di fanteria ottengono visibilità, ad esempio), in modo da ottimizzare al meglio ogni movimento e non lasciare che farti sopraffare da eventi che avresti mal previsto. Pertanto, nonostante le statistiche sbilanciate, sarà talvolta possibile superare unità teoricamente superiori. Inutile dire che questo tipo di situazione rende un punto d'onore gratificante e giubilante per un intero processo di riflessione, che rappresenta l'essenza e l'interesse stesso di questo tipo di gioco.



     

    Prova Advance Wars: Dark ConflictOvviamente Advance Wars: Dark Conflict non si limita ad applicare scrupolosamente le specifiche dei suoi illustri predecessori, poiché al di là di un gameplay orfano di vere novità, il titolo è teatro di una sorta di caccia incrociata nei suoi stessi contenuti. Così, i giocatori desiderosi di prolungare l'esperienza vedranno, ad esempio, la pura e semplice scomparsa della condivisione del gioco a favore di una modalità di gioco online e di un editor di mappe che sarà possibile scambiare con il mondo intero. L'osservazione vuole essere simile anche ad altri livelli, con alcune alterazioni nelle unità messe a nostra disposizione in particolare.





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