Carrion test: il mostro tentacolare che ci piace incarnare, il nostro preferito

    Carrion test: il mostro tentacolare che ci piace incarnare, il nostro preferito

    Un laboratorio nascosto nel profondo di una base militare segreta, corridoi bui, una creatura mostruosa in agguato nei condotti dell'aria, scienziati spaventati, soldati armati, urla e corpi a brandelli: questi sono alcuni degli ingredienti molto classici che si trovano in molti orribili giochi cinematografici e videoludici produzioni. Se Carrion prende tutti questi elementi da solo, prende anche il genere con il piede sbagliato offrendoci di interpretare non un mercenario coraggioso o un eroe devoto, ma la terribile creatura stessa. Già piacevole di per sé, questo capovolgimento dei ruoli diventa decisamente piacevole quando facciamo i nostri primi viaggi. Allo stesso tempo ragnoso, tentacolare, vermiforme e blobesco, la cosa che incarniamo ha infatti movimenti estremamente fluidi e organici, che beneficiano di un'animazione veloce e precisa. Quando il semplice fatto di muoverti da solo ti dà piacere, sai subito che ti divertirai!

    Interpretare una creatura uscita da un film horror come La Cosa non è banale! Con questa originalità, Carrion seduce anche con la sua atmosfera e la sua grafica.




    Per quanto riguarda i controlli, sappi che il joystick ti permette di muoverti più facilmente rispetto alla tastiera/mouse, ma che miriamo in modo più efficace con quest'ultima opzione. In entrambi i casi, i controlli richiedono un po' di tempo per abituarsi, ma ci si impara abbastanza rapidamente. Inoltre, non fare troppo affidamento sugli screenshot per giudicare le qualità estetiche del gioco, perché sembra davvero migliore in movimento. Sempre leggibile, la pixel art è di ottima qualità. Inoltre è immerso in effetti di luce molto convincenti. E le scene rappresentate sono tanto più piacevoli alla vista in quanto la creatura schizza il sangue degli sventurati che gli incrociano il cammino a ettolitri, fino a ridipingere buona parte delle decorazioni. L'avventura ci offre anche tre passaggi più silenziosi, dove incarniamo un umano che cammina tranquillamente negli ambienti e attiva qualche interruttore qua e là. Essenzialmente narrative e "ambient", queste sequenze di flashback portano particolarmente bene il loro nome, dal momento che il loro stile grafico ricorda inevitabilmente il successo di Delphine Software uscito nel 1992. Gli sviluppatori sono quindi uomini di gusto!



    MOSTRI E COMPAGNIA




    Il gameplay nei panni di un mostro offre un posto d'onore all'esplorazione, con alcuni enigmi da risolvere, punti di salvataggio da trovare e accesso all'area successiva da sbloccare. Niente di veramente difficile, bastano pochi neuroni per capire come attivare un tale interruttore, attraversare un tale passaggio, raggiungere un tale luogo, o sconfiggere un tale nemico. Gli avversari sono costituiti principalmente da innocui scienziati, civili armati di semplice pistola, soldati con pistola e scudo elettrico, soldati dotati di potente lanciafiamme, oltre a poche torrette, droni e altri veicoli bipedi. Anche in questo caso, la difficoltà rimane moderata, il che è piuttosto positivo. Dopotutto, incarniamo il predatore e non la preda! L'attacco di base consiste nell'afferrare un umano con un tentacolo per divorarlo. Questo permette di guadagnare biomassa e quindi di aumentare di volume. Pertanto, diventiamo più resistenti ai colpi, più impressionanti sullo schermo e possiamo persino accedere a vari poteri aggiuntivi. Questi vengono sbloccati nel corso dell'avventura e dei contenitori del DNA trovati e portano nomi esotici come Xiphorrée, Harpagorrhoea, Acanthosis o persino Arachnophtisie.

    Carrion test: il mostro tentacolare che ci piace incarnare, il nostro preferito


    In concreto diventa possibile, ad esempio, lanciare una ragnatela per intrappolare vittime o premere interruttori, proiettarsi in avanti per distruggere ostacoli di legno, diventare per qualche istante invisibili, trasformarsi in una nuvola di tempi in l'acqua, o per coprirsi temporaneamente con un'armatura di cheratina. Il potere più interessante è sicuramente il Parassitismo, che permette di prendere il controllo di un essere umano, per fargli aprire delle porte... o per costringerlo a sparare ai suoi colleghi se è armato! Questi poteri sono abbastanza vari da offrire combattimenti ed enigmi divertenti, ma soffrono ancora di un leggero difetto nel design del gioco. Il gioco infatti ci obbliga a variare regolarmente la biomassa della creatura, perché a questa o quella sezione della "barra del peso" sono riservati determinati poteri.

    Se accettiamo pienamente l'assenza di una minimappa dato il carattere animalesco del nostro avatar, il gioco avrebbe comunque beneficiato di guidare un po' meglio il giocatore, anche a costo di perdere un po' nella vita.




    Carrion test: il mostro tentacolare che ci piace incarnare, il nostro preferito

    Di conseguenza, è necessario depositare o recuperare regolarmente biomassa in luoghi specifici, per poter accedere alla capacità desiderata. Questo genera alcuni viaggi di andata e ritorno difficilmente utili. Avremmo preferito poter selezionare qualsiasi potenza in qualsiasi momento. Gli altri difetti dell'avventura riguardano la scarsa varietà degli scenari, che a volte contribuisce anche a far perdere il giocatore. Se accettiamo pienamente l'assenza di una minimappa dato il carattere animalesco del nostro avatar, il gioco avrebbe comunque beneficiato di guidare un po' meglio il giocatore, anche a costo di perdere un po' nella vita. Per quanto riguarda quest'ultimo, è ben lungi dal raggiungere record poiché bastano dalle cinque alle sei ore per vedere i titoli di coda. Restiamo positivi, il gioco evita di trascinarsi e di diventare troppo ripetitivo!
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