Bayonetta 1 & 2 test (Nintendo Switch): la mia strega educata

Bayonetta 1 & 2 test (Nintendo Switch): la mia strega educataCiò che è pratico con Nintendo Switch è che può godersi il catalogo Wii U impunemente. Inevitabilmente, con solo 13 milioni di copie vendute in 5 anni di esistenza, Wii U è quello che chiamiamo un incidente industriale, soprattutto quando sappiamo che Switch è riuscita a varcare questa soglia nel giro di appena dieci mesi. Una manna dal cielo quindi per la macchina ibrida di Nintendo, che non si è nemmeno degnata di offrire versioni remaster per questi due beat'em all monumenti che sono Bayonetta 1 e 2. Nessun restyling quindi, né ottimizzazione nel gameplay, cosa che non serve proprio a raccontare il verità, quest'ultima sempre così profonda, sofisticata e orgasmica, anche nel 2018. A riprova che il titolo firmato Hideki Kamiya sembra essere la prova del tempo in termini di giocabilità.



 

A deplorare la mancanza di lavori di restauro, si tratta quindi di finire con il gioco iniziale, uscito 8 anni fa per la prima opus e 4 anni per la seconda. Quindi devi fare i conti con un motore grafico che è invecchiato drasticamente e che non ti farà alcun favore se sei allergico agli ambienti geometrici e alle trame sfocate.

 

Bayonetta 1 & 2 test (Nintendo Switch): la mia strega educataA deplorare la mancanza di lavori di restauro, si tratta quindi di finire con il gioco iniziale, uscito 8 anni fa per la prima opus e 4 anni per la seconda. Quindi devi fare i conti con un motore grafico che è invecchiato drasticamente e che non ti farà alcun favore se sei allergico agli ambienti geometrici e alle trame sfocate. Bayonetta prima del nome mostra la sua età, e anche se questo porting su Nintendo Switch ignora tutti i problemi tecnici legati al frame-rate dell'epoca (che era principalmente difettoso sulla versione PS3), difficile non puntare il dito sulla leggibilità quando avvicinarsi al gioco nella sua versione nomade. C'è da dire che l'abbinamento tra lo schermo da 6,2 pollici di Nintendo Switch e l'azione frenetica di Bayonetta non aiuta proprio le cose, e chiaramente vi ci vorrà del tempo per adattarvi per familiarizzare con l'approccio della portabilità al gioco, che è la prima volta per la serie, vale davvero la pena ricordarlo? D'altronde, una volta agganciato, il gioco non ha più questa preoccupazione per la nitidezza, scomparsa a scapito di un display da 720p che punge un po' gli occhi nel 2018.



 

LASCIATE CHE IL FASCINO agisca


Bayonetta 1 & 2 test (Nintendo Switch): la mia strega educataSe il remaster del primo Bayonetta sarebbe stato gradito, il port del suo sequel Bayonetta 2 risulta essere più accettabile, essendo il gioco più recente e in grado di sfruttare i miglioramenti apportati al motore grafico, che è stato potenziato con le anfetamine all'epoca. Se il gioco giura in alcuni punti, soprattutto quando la telecamera tende ad avvicinarsi alle texture, il titolo compensa queste mancanze con la sua direzione artistica assolutamente seducente e la sua messa in scena che non si prende mai sul serio. Allo stesso modo, c'è un netto miglioramento dell'anti-aliasing e soprattutto una migliore leggibilità in azione, sia che si scelga di giocare sul televisore o tramite lo schermo di Nintendo Switch. Ritroviamo tutte le qualità della versione Wii U di 4 anni fa, con questo nuovo bonus di poter portare il gioco ovunque con te, sfruttando al contempo questo frame rate a 60fps che non batte ciglio. Un apprezzabile comfort visivo che, lo ricordiamo, era già presente sulla versione Wii U dell'epoca.

Ritroviamo tutte le qualità della versione Wii U di 4 anni fa, con questo nuovo bonus di poter portare il gioco ovunque con te, sfruttando al contempo questo frame rate a 60fps che non batte ciglio. Un apprezzabile comfort visivo che, lo ricordiamo, era già presente sulla versione Wii U dell'epoca.


Bayonetta 1 & 2 test (Nintendo Switch): la mia strega educataSe i due episodi di Bayonetta si adattano bene ai Joy-Con, è ovviamente con un controller pro (o con il Joy-Con Grip) che possiamo davvero apprezzare la tecnicità delle combo e le loro tante possibilità. Scegliete invece questa configurazione per non perdervi nulla di questa esilarante ed emozionante esperienza per il giocatore in cerca di soddisfazione personale. Se è ovvio che PlatinumGames ha rilevato le versioni Wii U solo per riadattarle su questo nuovo mezzo che è Switch, avremmo voluto che il contenuto fosse ampliato per compensare. A parte la modalità "Doppia Apoteosi", che è un'estensione della modalità cooperativa online già presente su Wii U, non c'è quindi nessuna aggiunta aggiuntiva. Inevitabilmente, per il giocatore che nelle sue precedenti avventure ha conosciuto la strega più calibrata dei videogiochi, è difficile consigliargli di bruciare nuovamente il CB, anche per il lattice aderente. D'altra parte, se sei uno di quelli che si è perso perché ha evitato Wii U, ora è il momento di conoscere uno dei picchiaduro più incredibili in circolazione.



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