Pokkén Tournament DX test: un porting su Nintendo Switch stupido, meschino e pigro

    Pokkén Tournament DX test: un porting su Nintendo Switch stupido, meschino e pigroTi promettiamo che faremo questo test più lungo della sua introduzione, ma dobbiamo comunque reindirizzarti al nostro test Pokkén Tournament, se non altro per ricordare le meccaniche di gioco. Sostanzialmente i combattimenti si dividono in due fasi distinte: le fasi sul campo che consentono di muoversi liberamente nell'arena, e le fasi del duello in cui i personaggi si muovono sullo stesso piano. Passando su Nintendo Switch, il gioco non ha perso nulla del suo nervosismo e delle sue spettacolari combo, e siamo rimasti piacevolmente sorpresi anche dalla sua giocabilità Joy-Con. Se le mani grandi probabilmente preferiranno il più comodo controller Pro, giocare a schermo diviso con un amico per ammazzare il tempo nel TGV è perfettamente possibile. In queste condizioni, il framerate scende ovviamente a 30 fps, e anche quando scegliamo un angolo di visione identico per entrambi i giocatori, riteniamo che la console stia leggermente riprendendo. Dato che stiamo parlando di multiplayer, il gioco online ora offre lobby con diversi filtri da configurare (stile di gioco, regione, classifica, livello di abilità). Una funzione molto utile per incontrare persone in buona compagnia, poiché c'è un modo per creare la propria stanza e limitare l'accesso con un ID.



    OK, ci sono altri cinque Pokemon, 3 vs. 3, una presa Joy-Con è bella e una modalità online meglio rifinita. Ma chiaramente non basta riaprire il portafogli, soprattutto perché la grafica non è cambiata di poco e la campagna single player è ancora noiosa.

     

    Pokkén Tournament DX test: un porting su Nintendo Switch stupido, meschino e pigroSempre per quanto riguarda il gioco online, apprezziamo la possibilità di salvare i replay e dare un'occhiata a quelli degli altri per studiarne, ad esempio, le sequenze. Inoltre, tramite i menu, è possibile attivare la visualizzazione dei comandi. Peccato che Bandai Namco Entertainment non sia arrivata al punto di introdurre una modalità "Spettatore" come i veri giochi di combattimento. Per quanto riguarda la produzione, anche se il gioco ha leggermente guadagnato in finezza, ha mantenuto anche tutti i difetti grafici della versione originale: scarsa modellazione dei Pokémon, set vuoti, anti-alias agli abbonati assenti; in breve, zero sforzi per rendere le cose un po' più presentabili. D'altra parte, gli sviluppatori hanno ritirato le dita dai glutei per integrare nuovi personaggi. Bene, quasi, perché solo Archeduke funge davvero da nuovo Pokémon: Empoleon, Scizor, Cradopaud e Darkrai sono i disertori della versione arcade. Per parlare di due secondi di Archeduke, il ragazzo è tanto potente quanto veloce, e le molteplici frecce che è in grado di scoccare lo rendono un personaggio difficile da gestire a distanza. Non è davvero un caso che sia considerato da molti un top di gamma. Non dimentichiamo infine di citare la comparsa degli scontri in 3 vs. 3, oltre alle sfide giornaliere che richiedono di combattere con diversi Pokémon. No, Pokkén Tournament DX non è affatto arrivato su Nintendo Switch.



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